Il più grande uomo scimmia del pleistocene

Book Time

Non sono un grandissimo lettore (e questo credo di averlo già scritto/detto tante di quelle volte) però ho sul groppone una bella sfilza di libri abbastanza consumati. C'é un problema però: fino a ieri ho letto praticamente sempre gli stessi libri. Prediligo i romanzi fantasy (dai quali la mia carriera da lettore ha avuto inizio) e di tanto in tanto vago in qualche scenario fantascientifico. Capita di rado che scelga libri fuori dal mio personale ordinario ma, fortunatamente, chiedo e ricevo ottimi consigli. Il consiglio mi arriva (ovviamente) da Noemi (andate a farvi due salti sul suo blog) che a sto giro mi ha consigliato questo: Il Più Grande Uomo Scimmia del Pleistocene di Roy Lewis (giornalista inglese).

Il libro, piccolo ma ricco, racconta di una famiglia di primati e di come, attraverso mille mila problemi e peripezie, riesce ad evolvere per diventare, un giorno, ciò che siamo noi oggi. Ovviamente non leggerete di scimmie che si tolgono le pulci a vicenda tutto il giorno ma di un primate in particolare che, grazie al suo brillante cervello, permetterà alla propria famiglia di superare le prime avversità dell'umanità.

La storia viene raccontata da uno dei figli di questa numerosa famiglia (più che di primati sembra si parli di vere e proprie persone) e, poco alla volta, ci presenta personaggi sempre più strambi (come il mai-contento Zio Vania) ed eventi che vanno dal tremendamente crudo al leggerissimamente divertente (mia definizione personale). Comunque sempre umoristico (non comico, attenzione) questo piccolo volume vi regalerà momenti belli e brutti, vi ritroverete incollati alle pagine a seguire tutto ciò che succede. Dalla scoperta del fuoco sino al perfezionamento delle armi e della caccia, dagli esperimenti del piccolo William sull'ammaestramento del cane fino alla scoperta del barbecue. Che dire se non: divertentissimo e inaspettato.

Non sono un gran recensore (non sono nemmeno un piccolo recensore... non lo sono e basta) quindi vi spingo a leggere questo piccolo libro che sicuramente vi rilasserà e divertirà come ha fatto con me. Buona lettura!

Saluti.

C'era una volta...

Boardgame Time

Da che mondo è mondo la frase "C'era una volta..." viene associata alle fiabe. Chi non ne ha mai letta una oppure chi non se ne mai fatta leggere una (soprattuto da bambini)? Penso nessuno. Bene o male tutti abbiamo ascoltato la fiaba di Cappuccetto Rosso almeno una volta, e Pollicino? Hansel e Gretel? E potrei continuare... se non fosse che non sono qui per questo. Oggi (sta notte perché ormai è un bel po' tardi) vi parlo di un nuovo gioco da tavolo che ho acquistato questo pomeriggio che, per l'appunto, si intitola: C'era una volta!

Contenuto della Scatola





















Il gioco si presenta in una piccola scatola che a vederla sembra un libro e contiene in essa: un breve e semplice regolamento, 112 carte Narrazione, 56 carte Lieto Fine e alcune carte (principalmente Narrative) vuote da riempire con le proprie idee. Si può giocare in 2 e fino a 6 (o più) giocatori.

Il gioco in se è semplicissimo: ogni giocatore a turno deve utilizzare le proprie carte Narrazione per arricchire la storia comune di nuovi dettagli cercando di giungere, prima degli altri, al proprio Lieto Fine (determinato dall'omonima carta ricevuta all'inizio della partita). Unica arma a favore dei giocatori è ovviamente la fantasia e un sistema di Interruzioni che permettono di passare anche molto rapidamente da un Narratore (è così che viene definito il giocatore) all'altro. Ovviamente non è solamente buttando giù carte a caso che si può vincere (anche se risulta divertente e assurdo), infatti la storia deve avere un filo logico ed essere il più verosimile possibile (non certo nei limiti degli elementi più che altro fantasy che il gioco offre).

Nelle poche ma divertenti partite che ho fatto oggi ho potuto assistere alla nascita di fiabe talmente assurde da far piegare in due. Anche in due (io e la mia dolce metà) il gioco va benissimo, certo un po' rapido perché non ci sono tanti giocatori che interrompono la narrazione. Questo però è più un pro che un contro perché permette di giocare più volte. 

Pienamente soddisfatto dall'acquisto (tra l'altro  abbastanza esiguo visto che si parla di giochi da tavolo - 20€). Non possedevo ancora un titolo interpretativo pur avendo giocato (grazie Noemi) a Si, Oscuro Signore e quindi così ho aggiunto una nuova categoria alla mia collezione! Presto acquisterò anche l'unica espansione: Fiabe Oscure che aggiunge (da quel che ho visto online) elementi fiabeschi  più alla Fratelli Grimm (in circa 50 carte).

Saluti!